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Giornata Mondiale della BIODIVERSITA’

Oggi Giornata Mondiale della Biodiversità abbiamo un nuovo ospite agli Alberoni.
Si tratta di una tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) segnalataci dalla Capitaneria di Porto di Venezia sulla spiaggia dei Murazzi vicino la piscina Rana Azzurra, trovata sulla spiaggia, vicino al mare, da alcuni lidensi, che ringraziamo. Come sia arrivata lì è un mistero perché vive vicino all’acqua dolce.
Come forse saprete abbiamo una piccola popolazione di questo rettile soprattutto in pineta agli Alberoni e negli spazi vicini, su cui stiamo facendo dei monitoraggi anche in collaborazione col Circolo del Golf (vorremmo ripeterlo a inizio giugno e se qualcuno è interessato ce lo dica).
Finora non abbiamo trovato prove che la popolazione si riproduca e questo/a giovane esemplare di 3 anni potrebbe essere un importante riscontro.
Potrebbe aver anche viaggiato alla deriva su qualche tronco trasportato dai fiumi ed essersi spiaggiata al Lido durante le ultime mareggiate.
L’abbiamo recuperata venerdì grazie a Massimiliano Pulliero dei Servizi Forestali Regionali/Veneto Agricoltura e all’identificazione da parte di Matilde Boschetti, pH.D in Biologia dell’Università di Pisa, che collabora al progetto LIFE UE URCA-Proemys, di cui siamo partner, e all’Università di Firenze.
Grazie ai consigli di Flavio Nicoletti, grande appassionato ed esperto di testuggini, stiamo provvedendo per metterla in sicurezza e fargli gli esami veterinari necessari anche per capirne la provenienza e l’eventuale affinità genetica con la piccola popolazione del Lido. Poi provvederemo a liberarla, al massimo entro 10 giorni, sentendo il WWF Italia che coordina il progetto LIFE e l’Università di Firenze, vedremo se agli Alberoni o in altra Oasi WWF, dove sopravvive come alle Cave di Noale o Valle Averto.
È una specie a rischio di estinzione in pianura padana e inserita in Lista Rossa.
La popolazione del Lido è stata portata nel lontano 2005/2006 durante il progetto LIFE Dune dai Servizi Forestali Regionali da un nucleo ancora esistente, che rischiava di scomparire per sempre, vicino al Bosco Nordio di Chioggia, per effetto di cementificazione e consumo di suolo e per l’inquinamento delle acque causato dell’agricoltura intensiva. Stay tuned.