FLORA DELL’OASI DUNE ALBERONI
L’area litoranea dell’Oasi delle Dune Alberoni comprende un vasto sistema morfologico formato da dune pioniere, dune mobili, dune consolidate coperte da praterie xeriche e zone umide retrodunali.
La spiaggia è quasi un deserto in miniatura per le elevate temperature, l’aridità del suolo sabbioso e per la salsedine trasportata dai venti marini. Qui sopravvivono solo alcune specie vegetali che si sono adattate a questo habitat.
Sulle dune pioniere troviamo la ruchetta di mare, la salsola marina, il finocchio litorale spinoso e la gramigna delle spiagge (Elytrigia juncea), primo edificatore delle dune.
La specie che all’Oasi degli Alberoni forma le dune mobili o dune “bianche” è lo sparto pungente (Ammophila littoralis), il cui nome significa “amante della sabbia”. Questa graminacea con densi cespi e radici profonde è in grado di trattenere la sabbia e di assorbire acqua. E di far innalzare il livello delle dune sabbiose
Nelle zone più riparate dal vento si osserva la medica di mare (Medicago marina), la calcatreppola marittima (Eryngium maritum), l’euforbia marittima e lo zigolo delle sabbie (Cyperus kalli), parente stretto del papiro.
Le dune “grigie”, più vecchie e stabilizzate dell’Oasi degli Alberoni, sono coperte da tappeti di muschio Tortula ruralis e da praterie aride con vedovella delle spiagge,fumana gialla e alcune specie rare tra cui il fiordaliso di Tommasini (Centaurea tommasinii), endemismo dell’Alto Adriatico, e l’apocino veneziano (Trachomitum venetum).
Subito dietro una pineta di circa 30 ha a prevalenza di pino domestico (Pinus pinea) e pino marittimo (Pinus pinaster), La pineta è oggi soggetta a diradamento e riconversione a bosco misto di latifoglie con orniello, leccio e roverella. All’interno sono presenti dune ben conservate.
Nelle depressioni interdunali, bagnate dalla falda superficiale sono visibili estese praterie umide mediterranee a canna di Ravenna e giunco nero, con giunco di Tommasini (Juncus littoralis), elleborine palustre (Epipactis palustris) e ginepro, anche in forma arborea.
Nelle zone più ombreggiate si trovano alcune orchidee tra cui cefalantera rossa, cefalantera bianca maggiore e la rara ofride fior d’ape (Ophris apifera). In alcune pozze umide create dai Servizi Forestali si è diffuso il falasco (Cladium mariscus) dalle caratteristiche foglie lunghe e taglienti.
Sulle dune più vecchie si riscontra una vegetazione arbustiva che tende ad evolvere verso boschetti litoranei a prevalenza di pioppo bianco (Populus alba), ben visibilinell’area circostante la BatteriaRocchetta, che include l’unica presenza spontanea di olivello spinoso del litorale veneziano.
Ciascuna specie ha un suo ruolo e funzione che sommate tutte assieme formano l’ecosistema dell’Oasi Faunistica Dune degli Alberoni.